Monthly Archives: giugno 2015

UN CAMMINO SERENO

FRA TANTE POLEMICHE SULL’EDUCAZIONE DEI FIGLI FRA SCUOLA E FAMIGLIA   PROPONIAMO  I CONSIGLI DI SAN GIOVANNI BOSCO

  1. Valorizza tuo figlio/a. Quando è rispettato e stimato, il giovane progredisce e matura.
  2. Credi in tuo figlio/a. Anche i giovani più “difficili” hanno bontà e generosità nel cuore.
  3. Ama e rispetta tuo figlio/a. Mostragli chiaramente che sei al suo fianco, guardandolo negli occhi. Siamo noi ad appartenere ai nostri figli, non loro a noi.
  4. Loda tuo figlio/a ogni volta che puoi. Sii sincero: chi di noi non gradisce un complimento?
  5. Comprendi tuo figlio/a. Il mondo oggi è complicato e competitivo. Cambia ogni giorno. Cerca di capire questo. Forse tuo figlio ha bisogno di te e aspetta solo un tuo gesto.
  6. Gioisci con tuo figlio/a. Come noi, i giovani sono attratti da un sorriso; l’allegria e il buonumore attirano i bambini come il miele.
  7. Avvicinati a tuo figlio/a. Vivi con tuo figlio. Vivi nel suo ambiente. Conosci i suoi amici. Cerca di sapere dove va, con chi è. Invitalo a portare gli amici a casa. Partecipa amichevolmente alla sua vita.
  8. Sii coerente con tuo figlio/a. Non abbiamo il diritto di esigere dai nostri figli atteggiamenti che noi non abbiamo. Chi non è serio non può esigere serietà. Chi non rispetta non può esigere rispetto. Nostro figlio vede tutto questo molto bene, forse perché ci conosce più di quanto noi conosciamo lui.
  9. Prevenire è meglio che punire tuo figlio/a. Chi è felice non sente la necessità di fare ciò che non è giusto. Il castigo ferisce, il dolore e il rancore restano e ti separano da tuo figlio. Pensa due, tre, sette volte prima di castigare. Mai con rabbia. Mai.
  10. Prega con tuo figlio/a. All’inizio può sembrare “strano”, ma la religione ha bisogno di essere alimentata. Chi ama e rispetta Dio amerà e rispetterà il prossimo. Quando si tratta di educazione, non si può mettere da parte la religione.

La famiglia è un pilastro della società

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“ La famiglia è un pilastro della società, se lo togli crolla tutto” versione testuale
Parola di Papa Francesco, che nell’udienza generale del mercoledì prosegue le catechesi dedicate alla famiglia. Parlando della povertà
(Roma, 3 giugno 2015) – “La famiglia è un pilastro, se lo togli viene giù tutto.” Papa Francesco prosegue le catechesi sulla famiglia, e comincia a parlare delle vulnerabilità della famiglia. Prima fra tutte, la povertà.
Perché – sottolinea il Papa – oggi l’economia si specializza nel “benessere individuale,” ma allo stesso tempo pratica “lo sfruttamento dei legami famigliari,” mettendo in campo “una grave contraddizione,” anche perché “l’immenso lavoro della famiglia non è quotato nei bilanci, l’economia e la politica sono avare di riconoscimenti a tale riguardo.” Ma è lì, nella famiglia, che si formano le persone, è la famiglia il pilastro che “se lo togli, viene giù tutto.”
“E’ quasi un miracolo che, anche nella povertà, la famiglia continui a formarsi, e persino a conservare – come può – la speciale umanità dei suoi legami.” Un fatto che “irrita quei pianificatori del benessere che considerano gli affetti, la generazione, i legami famigliari, come una variabile secondaria della qualità della vita.”
Davanti a queste famiglie – dice Papa Francesco – dovremmo “inginocchiarci,” perché sono “una vera scuola di umanità che salva le società dalla barbarie.” Si chiede il Pontefice: “Che cosa ci rimane, infatti, se cediamo al ricatto di Cesare e Mammona, della violenza e del denaro, e rinunciamo anche agli affetti famigliari? Una nuova etica civile arriverà soltanto quando i responsabili della vita pubblica riorganizzeranno il legame sociale a partire dalla lotta alla spirale perversa tra famiglia e povertà, che ci porta nel baratro.”
Dice il Papa: “La mancanza o la perdita del lavoro, o la sua forte precarietà, incidono pesantemente sulla vita familiare, mettendo a dura prova le relazioni. Le condizioni di vita nei quartieri più disagiati, con i problemi abitativi e dei trasporti, come pure la riduzione dei servizi sociali, sanitari e scolastici, causano ulteriori difficoltà. A questi fattori materiali si aggiunge il danno causato alla famiglia da pseudo-modelli, diffusi dai mass-media basati sul consumismo e il culto dell’apparire, che influenzano i ceti sociali più poveri e incrementano la disgregazione dei legami familiari.”
E chiede alla Chiesa di essere vicino a tutte quelle famiglie che vivono la povertà. Anche se – spiega il Papa – “non è solo questione di pane. Parliamo di lavoro, istruzione, sanità. E’ importante capire bene questo. Rimaniamo sempre molto commossi quando vediamo le immagini di bambini denutriti e malati che ci vengono mostrate in tante parti del mondo. Nello stesso tempo, ci commuove anche molto lo sguardo sfavillante di molti bambini, privi di tutto, che stanno in scuole fatte di niente, quando mostrano con orgoglio la loro matita e il loro quaderno. E come guardano con amore il loro maestro o la loro maestra! Davvero i bambini lo sanno che l’uomo non vive di solo pane!”
AGG – ilportaledellafamiglia

DIDATTICA INCLUSIVA

Da sempre si e’ sostenuto che tutti gli alunni hanno il diritto di raggiungere il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, nel rispetto dei loro ritmi, tempi e stili di apprendimento, valorizzando le differenze, anzi sostenendo che le differenze sono la vera ricchezza.

Le differenze appunto sono alla base didattica inclusiva.

Da sempre comunque i docenti hanno utilizzato questa modalita’, magari senza averne pienamente coscienza.

Azioni didattiche quotidiane da mettere in cantiere per lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo.

Risorse:

Dar valore a tutte le persone che appartengono al gruppo classe:bambini, ragazzi, educatori, docenti, adulti in genere che vivono la compagnia della classe;

Dare tempo all’ascolto e all’accoglienza (il bambino/ragazzo si racconta e si sente accolto);

Attuare il cooperative-learning;

Dar valore a tutte le strategie di apprendimento e insegnamento;

Favorire riflessione sul fare e la metacognizione sull’apprendimento significativo;

Riflettere su quello che si e’ appreso e autovalutazione guidata.

PROGETTO SAN GIOVANNI BOSCO

Il progetto San Giovanni Bosco realizzato dalla sezione Aimc di Pesaro in collaborazione con l’Arcidiocesi di Pesaro continua con la raccolta dei testi prodotti dai ragazzi/e delle varie scuole indirizzati al Santo di cui quest’anno ricorre il bicentenario.

I testi scritti unitamente a quelli artistici gia’ presentati nella mostra alla sala Laurana a gennaio/febbraio 2015 saranno raccolti in una pubblicazione.

 

 

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Pasqua del Maestro 2015 Fano 24 maggio

Si e’ svolta a Fano la tradizionale iniziativa della Pasqua del Maestro domenica 24 maggio 2015.

Molto qualificata, significativa e coinvolgente la comunicazione “Una Scuola inclusiva” relatrice la Prof.ssa Catia Brunelli

Molto interessante la visita alla citta’.

Un grazie da parte di tutti allo staff Aimc di Fano che ha organizzato l’iniziativa

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