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Progetto con le scuole

La Regione Lazio, tramite Simona Baldassarre Assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile ha voluto regalare una notte all’Opera a famiglie, scuole, ragazze e ragazzi, cittadini, nel nome delle nostre tradizioni, con musiche e canti, ispirati al Natale, cioè al fondamento della nostra civiltà, e a quei valori di armonia universale, che sempre dovrebbero guidarci. È stato bellissimo vedere la gioia dei nostri ragazzi, partecipare al concorso dedicato alle scuole per la realizzazione di presepi artigianali, ispirati allo storico Presepe di Greccio, che San Francesco realizzò nella nostra terra. Così, canti e tradizioni diventano un modo per riscoprire chi siamo e conoscere la cultura di questa terra e la nostra storia.

“Relazione, osservazione, accoglienza: l’apporto della Psicomotricità al compito educativo nella scuola dell’infanzia e primaria

INTERESSANTE INIZIATIVA A MAROTTA DAL 14 MARZO

Corso: “Relazione, osservazione, accoglienza: l’apporto della Psicomotricità al compito educativo nella Scuola dell’infanzia e primaria”.

Il corso si propone di favorire le competenze relazionali ed osservative degli insegnanti nella Scuola dell’infanzia e Primaria, e di promuovere l’inclusione nel senso più ampio, ponendosi in un’ottica preventiva del disagio scolastico.

Come espresso dai documenti emanati dal MIUR in anni recenti (D.M. 254 del 2012, che reca le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, e Documento a cura del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Indicazioni nazionali e nuovi scenari” del 2018) l’azione educativa  nei due  cicli scolastici deve porre al  centro  lo studente  in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi, tenendo conto dei bisogni fondamentali e dei desideri dei bambini e degli adolescenti.Nei documenti  MIUR è espressamente  sostenuto  che: La  Scuola dell’Infanzia e’ un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che  integra, in un processo di  sviluppo  unitario, le differenti forme  del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello  e  del conferire senso da parte dei bambini.

Richiede attenzione e disponibilità da parte dell’adulto, stabilità e positività di relazioni umane, flessibilità e adattabilità alle situazioni, adozione di interazioni sociali cooperative, clima caratterizzato da simpatia e curiosità, affettività costruttiva, gioiosità ludica, volontà di partecipazione e di comunicazione significative, intraprendenza progettuale ed operativa. Esclude impostazioni scolasticistiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali e, attraverso le apposite mediazioni didattiche, riconosce come connotati essenziali del proprioservizio educativo:

la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di

esperienza, come condizione per pensare, fare ed agire,

la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni (e, in particolare, del

gioco di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo della capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze): la strutturazione ludiforme dell’attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità, – il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali,

l’ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi

via via più ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca.

All’interno dello scenario delineato, la Scuola dell’infanzia si propone come luogo di incontro, di partecipazione e di cooperazione delle famiglie, come spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica per assicurare a coloro che la frequentano la massima promozione possibile di tutte le capacità personali, promozione che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino“.

Relativamente alla Scuola Primaria:

Proseguendo il cammino iniziato dalla famiglia e dalla scuola dell’infanzia, la Scuola Primaria insegna a tutti i fanciulli l’alfabeto dell’integrazione affettiva della personalità e pone la basi per una immagine realistica, ma positiva di sé, in grado di valorizzare come potenzialità personale anche ciò che, in determinati contesti di vita, può apparire e magari è un’oggettiva limitazione. Per tutte queste ragioni, la Scuola Primaria è l’ambiente educativo di apprendimento, nel quale ogni fanciullo trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacita’ di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio individuale”. Viene sottolineata, tra gli altri aspetti, la centralità della dimensione corporea del bambino: La  Scuola Primaria e’ consapevole che ogni dimensione simbolica che anima il fanciullo e le sue relazioni familiari e sociali è inscindibile dalla sua corporeità.Nella persona, infatti, non esistono separazioni e il corpo non è il “vestito” di ogni individuo, ma piuttosto il suo modo globale di essere nel mondo e di agire nella società. Per questo l’avvaloramento dell’espressione corporea è allo stesso tempo condizione e risultato dell’avvaloramento di tutte le altre dimensioni della persona la razionale, l’estetica, la sociale,l’operativa, l’affettiva, la morale e la spirituale religiosa. E viceversa”.Inoltre, le indicazioni recenti del MIUR, riferendosi alla valutazione ed alla progettazione scolastiche, sottolineano l’importanza dell’o sservazione come strumento valutativo del processo di crescita ed apprendimento globale del bambino.Osservazione continua, verifica, azione e progettazione educativa, quindi, come competenze ed obiettivi fondamentali che devono agire in sinergia, guardando al bambino e all’adolescente in modo globale, quali soggetti in età evolutiva in costante relazione con l’ambiente di vita e

scolastico.

Si è scelto di soffermarsi solo su alcuni aspetti della ricca documentazione ministeriale, con riferimento particolare a:

globalità dell’individuo – particolarmente della persona in età evolutiva

importanza delle competenze relazionali del corpo docente

rilievo conferito al gioco nel processo di strutturazione individuale della personalità

imprescindibilità dalla dimensione corporea

integrazione affettiva degli apprendimenti e della personalità come condizioni

interdipendenti, alla scuola primaria

ruolo fondamentale dell’osservazione continua per la valutazione e la progettazione educativa.

La proposta formativa che il Corso intende offrire si pone pertanto in continuità con quanto espresso dalle recenti indicazioni dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La prospettiva psicomotoria pensa, sviluppa e rende operativi gli aspetti sopra evidenziati nel rapporto col bambino e la persona in generale, e si integra con successo agli gli obiettivi educativi generali fissati dal MIUR per la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria. Essa può contribuire alla formazione ed offrire elementi utili ad arricchire le competenze osservative, di accoglienza ed ascolto, relazionali, comunicative e gestionali del corpo docente.

Le proposte esperienziali, parte integrante del corso, e la rielaborazione sui vissuti, sono efficaci per la prevenzione del disagio scolastico, degli alunni ma anche degli insegnanti coinvolti nel processo educativo. Esso è utile, come mostrato dalle esperienze svolte nel corso degli anni colpersonale docente, a favorire la conoscenza delle proprie modalità relazionali, l’attivazione delle risorse individuali nella relazione, sintonizzazione ed interazione con i bambini nella quotidianità scolastica, e l’acquisizione di strumenti utili alla professione educativa.     Durante il Corso, a partire da un approccio misto – formazione teorica, formazione pratica,proposte esperienziali e corporee – e da un’ottica Psicomotoria, si lavorerà sui seguenti aspetti:

scoperta, sperimentazione e consapevolezza delle proprie modalità di essere in relazione e di

entrare in contatto: gli aspetti non-verbali della comunicazione come strumenti privilegiati di interazione con i bambini), attraverso la possibilità di mettersi in gioco direttamente e liberamente nelle proposte esperienziali

le capacità di auto-osservazione

l’osservazione e l’ascolto dell’espressività del bambino a scuola, nei diversi contesti: routines

(entrata ed uscita, momenti di passaggio tra le attività, pasti, igiene); gioco libero; momenti didattici/di consegne strutturate, da solo e nel gruppo; nel rapporto con gli adulti o nel rapportocon i pari

l’osservazione come osservazione partecipata: ascoltare agendo, il doppio sguardo

(osservazione di sé e dell’altro)

risorse per l’inclusione: saper leggere l’espressività del bambino per favorire l’accoglienza

riflessione e analisi dei vissuti individuali

condivisione , ascolto, meta-riflessione

STRUTTURA DEL CORSO:

Il corso è articolato in tre Aree: teorica, pratica e personale.

Area teorica:

elementi di sviluppo infantile nell’ottica globale della Psicomotricità, come interconnessione

delle varie aree: corporea, affettiva, cognitiva

comunicazione corporea ed espressività psicomotoria del bambino

la relazione educativa: gli elementi corporei della relazione

le modalità di osservazione

Area pratica:

strumenti per l’osservazione del bambino nel contesto scolastico

lavoro di analisi, riflessione individuale e condivisa (supporto video, supporto cartaceo)

“Giornale di viaggio” di ciascun partecipante, per stimolare la riflessione e l’elaborazione

Area personale:

lavoro personale, corporeo ed esperienziale, a partire dalle proposte dei formatori, e

rielaborazione individuale e di gruppo

CRONOPROGRAMMA

Il corso si articola in 4 giornate di lavoro di 5 ore ciascuna, dalle 10.00 alle 16.00, con un’ora di pausa-pranzo dalle 13.00 alle 14.00 circa.

Ciascun incontro si articolerà in palestra, secondo una modalità mista, pertanto sono richiesti abbigliamento comodo e calze antiscivolo.

I materiali del corso saranno forniti dai docenti, incluso il supporto per il “Giornale di viaggio” individuale.

Sabato 14 marzo 2020       Sabato 28 marzo 2020

Sabato 9 maggio 2020        Sabato 23 maggio 2020

FORMATORI

Luca Bosco, psicologo, psicoterapeuta e psicomotricista, con esperienza nel campo della formazione per psicomotricisti, operatori dell’infanzia e professionisti di area psicologica. Socio ANUPI Educazione.

Valentina Campetelli, psicomotricista, con esperienza nel campo della formazione per psicomotricisti ed operatori dell’infanzia. Socio ANUPI Educazione.

COSTO

Il costo per l’intero corso è di 180 euro, pagabili anche con la Carta del docente (in questo caso va compilato il modulo della piattaforma S.O.F.I.A., comunicando comunque la propria iscrizione alla segreteria organizzativa del corso).

Il corso è erogato in collaborazione con l’Associazione AIMC di Pesaro (qualificata dal M.I.U.R. Con DM 177/2000 e DM 05/07/2005 prot 1229 e 1211).

Il corso è valido per l’assolvimento dell’obbligo formativo (D.M. 19/10/2016 n. 797) A.S. 2019/2020.

P i a t t a f o r m a  S . O . F . I . A .

I D  4 1 2 4 2   I D E d i z i o n e  6 0 4 9 9

 

Per il buon esito della parte con modalità esperienziale, il corso sarà attivato con un numero minimo di 12 partecipanti.

SEDE DEL CORSO

Il corso si terrà a Marotta (PU), presso gli spazi della Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno”, via Raffaello.

 

 

Corso intersezionale provincia di Pesaro di 20 ore pubblicato sulla piattaforma S.O.F.I.A.

Corso intersezionale provinciale di 20 ore, aderente alla piattaforma S.O.F.I.A. 2017/2018 per tutti i docenti della scuola di ogni ordine e grado  

  • Il linguaggio musicale. Musicoterapia e salute dei bambini.                     Lunedì, 23 ottobre.
  • La musicoterapia in rapporto alle principali correnti contemporanee e la      pedagogia musicale. Dalla musica all’educazione musicale.                           Lunedì 6 novembre 
  • La valutazione dell’abilità musicale negli alunni e l’amore per la musica.        Lunedì 4 dicembre.
  • Didattica della composizione: la sonorizzazione di un testo.                              Lunedì 8 gennaio
  • Logopedia in età evolutiva: bambini con ritardo di linguaggio (DSL), con disturbi specifici dell’apprendimento(DSA). Bambini deficitari: percorsi di valutazione ed esperienze riabilitative. Bambini con deficit cognitivi e bambini sordi. Lunedì 5 febbraio.
  • Le difficoltà di apprendimento dei numeri e del calcolo.                           Lunedì 5 marzo.
  • Il disturbo specifico della lettura e della scrittura. Lunedì 9 aprile
  • IL cammino dal postconcilio ad oggi sull’iniziazione cristiana.                  Lunedì 23 aprile.
  • L’educazione artistica nella scuola. Lunedì 7 maggio.
  • L’attività di sostegno e i suoi ambiti. Lunedì 28 maggio.

 

 Il corso si terrà in Fossombrone presso i locali di Maria Ausiliatrice dalle ore 16,30 alle ore 18,30 per un totale di ore 20 e sarà totalmente gratuito

 

 

 

 

 

 

 

                                                             

UN CAMMINO SERENO

FRA TANTE POLEMICHE SULL’EDUCAZIONE DEI FIGLI FRA SCUOLA E FAMIGLIA   PROPONIAMO  I CONSIGLI DI SAN GIOVANNI BOSCO

  1. Valorizza tuo figlio/a. Quando è rispettato e stimato, il giovane progredisce e matura.
  2. Credi in tuo figlio/a. Anche i giovani più “difficili” hanno bontà e generosità nel cuore.
  3. Ama e rispetta tuo figlio/a. Mostragli chiaramente che sei al suo fianco, guardandolo negli occhi. Siamo noi ad appartenere ai nostri figli, non loro a noi.
  4. Loda tuo figlio/a ogni volta che puoi. Sii sincero: chi di noi non gradisce un complimento?
  5. Comprendi tuo figlio/a. Il mondo oggi è complicato e competitivo. Cambia ogni giorno. Cerca di capire questo. Forse tuo figlio ha bisogno di te e aspetta solo un tuo gesto.
  6. Gioisci con tuo figlio/a. Come noi, i giovani sono attratti da un sorriso; l’allegria e il buonumore attirano i bambini come il miele.
  7. Avvicinati a tuo figlio/a. Vivi con tuo figlio. Vivi nel suo ambiente. Conosci i suoi amici. Cerca di sapere dove va, con chi è. Invitalo a portare gli amici a casa. Partecipa amichevolmente alla sua vita.
  8. Sii coerente con tuo figlio/a. Non abbiamo il diritto di esigere dai nostri figli atteggiamenti che noi non abbiamo. Chi non è serio non può esigere serietà. Chi non rispetta non può esigere rispetto. Nostro figlio vede tutto questo molto bene, forse perché ci conosce più di quanto noi conosciamo lui.
  9. Prevenire è meglio che punire tuo figlio/a. Chi è felice non sente la necessità di fare ciò che non è giusto. Il castigo ferisce, il dolore e il rancore restano e ti separano da tuo figlio. Pensa due, tre, sette volte prima di castigare. Mai con rabbia. Mai.
  10. Prega con tuo figlio/a. All’inizio può sembrare “strano”, ma la religione ha bisogno di essere alimentata. Chi ama e rispetta Dio amerà e rispetterà il prossimo. Quando si tratta di educazione, non si può mettere da parte la religione.

PROGETTO SAN GIOVANNI BOSCO

Il progetto San Giovanni Bosco realizzato dalla sezione Aimc di Pesaro in collaborazione con l’Arcidiocesi di Pesaro continua con la raccolta dei testi prodotti dai ragazzi/e delle varie scuole indirizzati al Santo di cui quest’anno ricorre il bicentenario.

I testi scritti unitamente a quelli artistici gia’ presentati nella mostra alla sala Laurana a gennaio/febbraio 2015 saranno raccolti in una pubblicazione.

 

 

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